
L’emergenza Covid-19 ha provocato un’accelerazione inaspettata del processo di digitalizzazione nei vari comparti aziendali ed in ogni ambito di applicazione. In Italia, come in altri paesi, questo ha influito notevolmente anche sull’incremento delle prenotazioni on-line dei farmaci e degli acquisti dei prodotti extra farmaco.
Questa grande “rivoluzione commerciale” ha interessato il canale di farmacie e parafarmacie dal 1° luglio 2015, data a partire dalla quale la normativa italiana ha consentito loro la vendita online dei farmaci OTC e SOP, seguendo la scia degli altri paesi europei.
Al 31 marzo 2020, in Italia, gli esercizi commerciali farmacie, parafarmacie o corner della salute della Grande distribuzione organizzata, autorizzati alla vendita di farmaci on-line, risultano essere 922. Un valore di riferimento, un’opportunità da valutare ed eventualmente da cogliere se si punta a creare o espandere il proprio business.
L’apertura di un negozio on-line e l’organizzazione della vendita sul web, presentano delle dinamiche organizzative e commerciali differenti dalla tradizionale vendita “in-store”.
Per approcciarsi al web, il farmacista deve avere ben chiari i propri obiettivi e conoscere a livello strategico quali sono i passi da compiere per scalare il business e portarlo a profitto, non basta quindi ritagliarsi uno spazio sul web ma bisogna allestirlo, gestirlo, promuoverlo ed adattarlo costantemente alla richiesta degli utenti.
Ogni giorno le statistiche mostrano dati di crescita importanti sul numero degli acquisti on-line e nonostante ci sia ancora chi si oppone a questa tendenza, anche per motivazioni etiche legate al ruolo del “farmacista-consigliere”, si deve considerare che lo sviluppo dell’e-commerce per le farmacie-parafarmacie si correla solo in parte all’acquisto di farmaci.
Una percentuale molto più alta ad esempio riguarda cosmetici, integratori alimentari, prodotti nutrizionali e parafarmaci.
Il distanziamento sociale legato all’epidemia in corso e quindi la riduzione degli ingressi nei punti vendita, ha completamente rivoluzionato le nostre abitudini, introducendo da un lato novità rilevanti nelle modalità di relazionarsi con il cliente e dall’altro le modalità di acquisto, favorendo e potenziando l’ascesa di servizi tecnologici quali home delivery, e-commerce e consulenza telematica.
Lo sviluppo del fatturato nel periodo di crisi, si è contraddistinto in due fasi, la prima ascendente e la successiva discendente per poi stabilizzarsi su valori medi, comunque inferiori ai mesi di marzo ed aprile dell’anno 2019.
In prospettiva, il mondo del commercio elettronico potrà contare in futuro non soltanto sulla tipologia dei nuovi esercizi commerciali che lo hanno scoperto, ma anche sull’enorme quantità dei nuovi utenti-clienti che ne hanno beneficiato, favoriti dalla possibilità di poter continuare a rivolgersi ai propri farmacisti di riferimento.
Grazie anche alla tecnologia ed al commercio elettronico, il farmacista continua ad essere accanto al proprio cliente-paziente con buonsenso e generosità, svolgendo la propria professione nel consiglio, nei servizi di prevenzione, nel monitoraggio della salute, nel supporto all’aderenza terapeutica.